Le 10 Scommesse del 2025, 4: Marc Hirschi
Con la stagione ormai iniziata, è arrivato il momento di osservare, tra rinnovi di contratto e trasferimenti clamorosi, quali saranno i corridori più attesi di questo 2025. Anche quest’anno vi proponiamo dunque il nostro ormai consueto articolo riguardo le 10 Scommesse della stagione, che ci permetterà di analizzare alcuni dei movimenti più interessanti del CicloMercato 2025. Sono molti e diversi fra loro i profili degli atleti selezionati dalla nostra redazione al termine di una votazione interna: dal giovane pronto a consacrarsi tra i grandi, al corridore più maturo che vuole rilanciarsi e lasciare ancora il segno, passando per grandi ritorni che possono sbocciare in stagioni magnifiche o in grandi delusioni, o in nuovi matrimoni in cui tutti gli equilibri sono ancora da trovare.
4. Marc Hirschi (Tudor Pro Cycling Team)
Lasciare la squadra numero uno al mondo e scendere di categoria per trovare più spazio per le ambizioni personali: è questa la scommessa fatta dal 26enne elvetico, che alla UAE si ritrovava inevitabilmente chiuso dal fenomeno Pogacar nelle classiche più importanti, dovendo così “ripiegare” spesso su corse di secondo piano per poter fare il capitano. Alla Tudor, invece, non ci dovrebbero essere di questi problemi per il nativo di Berna (nonostante la presenza in squadra di Alaphilippe), che potrà così andare a caccia di quella grande classica che ancora manca nel suo palmares. La sfida non sarà semplice, soprattutto perché, pur essendo in crescita, la compagine svizzera non ha sicuramente la stessa profondità del team emiratino, ma nella formazione di Fabian Cancellara il classe 1998 potrebbe trovare l’ambiente giusto per esprimere finalmente il suo massimo potenziale.
5. Ethan Hayter (Soudal Quick-Step)
Dopo una prima parte di carriera passata tutta nell’alveo della Ineos Grenadiers, il britannico ha deciso di cambiare aria, non facendo mistero del fatto che l’ambiente di quella che era stata la sua casa agonistica non era più di suo gradimento. Reduce da un bienno avaro di soddisfazioni, soprattutto se i risultati venivano paragonati a quanto fatto invece nei primi anni della sua esperienza da pro’, il 28enne londinese ha deciso di intraprendere un nuovo cammino, spostandosi in una squadra tradizionalmente molto adatte agli stoccatori e, in generale, ai cacciatori di tappe. Da vedere se il cambiamento produrrà gli effetti voluti, soprattutto dal corridore, che però ha già avuto qualcosa di ridire sul fatto di non essere stato pre-selezionato per alcuno dei tre Grandi Giri previsti dal calendario. Chissà che la squadra non voglia prima testarlo effettivamente sul campo, prima di ritagliargli addosso il programma definitivo.
6. Caleb Ewan (Ineos Grenadiers)
Ormai è una scommessa quasi abituale. Il velocista australiano è stato protagonista di uno degli ultimi, in termini cronologici, colpi di scena di CicloMercato, dato che ha lasciato la Jayco-AlUla di fatto a stagione già iniziata, per andare a occupare una casella nell’organico della formazione britannica, che cercava un uomo da poter lanciare nelle volate di gruppo. Le incognite, però, sono tante, vuoi per via di un assetto, quello della squadra, tutto da valutare in termini di finali veloci, e vuoi per quelle che potranno essere le condizioni generali del 30enne di Sydney, che nelle ultime due annate ha portato a casa solo quattro vittorie complessive, per di più in corse non di primissimo piano. Insomma, entrambe le parti sono in cerca di rilancio e sembrano essere spinte dalla voglia di rivincita, rispetto al recente passato: possibile che sia proprio questa la molla che spinga, di nuovo, il velocista australiano verso quei successi che è stato capace di ottenere in passato.
7. Maxim Van Gils (Red Bull – Bora – hansgrohe)
Il belga è stato uno dei grandi casi del CicloMercato appena concluso, dopo lo strappo che lo ha portato ad allontanarsi dalla Lotto, formazione che lo ha visto crescere e affermarsi, prima della scadenza naturale del contratto e che lo ha invece avvicinato alla superpotenza Red Bull-Bora-hansgrohe. La squadra di licenza tedesca ha fatto un notevole sforzo economico per assicurarsi da subito le sue prestazioni, puntando su di lui per le classiche di un giorno e per le corse a tappe di una settimana più adatte alle sue caratteristiche. Negli anni il corridore di Brasschaat è diventato uno dei migliori stoccatori su traguardi complicati, come ha testimoniato la sua notevolissima primavera 2024, e le aspettative nei suoi confronti sono molto elevate, compatibilmente con quella che potrà essere la divisione dei ruoli all’interno di un organico molto profondo e competitivo.
8. Johannes Staune-Mittet (Decathlon AG2R La Mondiale)
Ha appena compiuto 23 anni, ma intorno a lui c’è già la latente impressione che non abbia raccolto quel che ci si poteva aspettare. Impressione che peraltro sembra essere consolidata dal fatto che una squadra forte e tradizionalmente molto attenta ai giovani talenti come la Visma|Lease a Bike abbia deciso di non confermarlo alla fine della scorsa stagione. Così, il norvegese, che da giovane ha vinto il Giro Next Gen 2023 ed ha chiuso secondo il Tour de l’Avenir 2022, proverà a rilanciare, o per meglio dire, a lanciare definitivamente la sua carriera da pro’ con la maglia di una formazione sulla cresta dell’onda. Con la nuova maglia, il ragazzo di Lillehammer avrà probabilmente uno spazio di manovra maggiore in termini di gradi di importanza nell’ambito dell’organico e potrà magari modulare a suo piacimento il calendario, andando a caccia di risultati pesanti nelle corse più adatte alle sue qualità da scalatore resistente.
9. Kasper Asgreen (EF Education-EasyPost)
Tra i protagonisti delle classiche del Nord per un paio di stagioni, tanto da riuscire addirittura a battere Mathieu Van Der Poel al Giro delle Fiandre 2021, il danese è entrato un po’ in una spirale negativa nel momento in cui la Soudal Quick-Step ha iniziato a essere meno competitiva in queste gare. Per il classe 1995, anche buon cacciatore di tappe come dimostra il successo ottenuto al Tour de France 2023, è arrivata quindi la decisione di cambiare aria per provare a rilanciarsi nelle corse del pavé e, più in generale, dopo un 2024 non particolarmente positivo, scegliendo di firmare per la EF Education-EasyPost, a sua volta in cerca di un leader per quelle classiche dopo l’addio di Alberto Bettiol. L’obiettivo, per lui e per il team, è quello di ritrovarsi e tornare a essere quel corridore da primissimi posti nelle gare di un giorno più importanti, dove la squadra non vince da tanto tempo.
10. Lennard Kämna (Lidl-Trek)
Ottimo scalatore e cacciatore di tappe, capace di vincere in tutti e tre i Grandi Giri, ma anche di piazzarsi nelle corse di una settimana ed essere utile al servizio dei compagni di squadra, il 28enne tedesco arriva da un 2024 che per lui non è praticamente esistito a livello agonistico. Un grave infortunio riportato in allenamento a inizio aprile gli infatti impedito di correre per tutta la scorsa stagione (a eccezione di 13 giorni di gara precedenti all’incidente), costringendolo a un lungo recupero e a ricominciare praticamente da zero. A scommettere sulla sua ripresa è la Lidl-Trek, fiduciosa che l’ex Sunweb e Bora-hansgrohe possa tornare al suo livello e a mostrare quelle qualità che negli ultimi anni lo hanno reso un corridore temibile in fuga e nelle giornate altimetricamente più impegnative, dimostrando, prima dell’infortunio, una continua crescita anche come uomo di classifica.
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